PREVENZIONE LEGIONELLOSI NELLE STRUTTURE TURISTICO RICETTIVE

BONIFICA DELL’IMPIANTO IDROSANITARIO


Per prima cosa valuta la possibilità di

per eseguire la bonifica del tuo impianto!

  • Rilascio della certificazione di avvenuta bonifica, comprovante in caso di problematiche o contagi
  • Calcolo accurato e maggior controllo del sanificante libero all’interno dell’impianto idrico
  • Rilievo alle utenze del sanificante in uscita tramite apposite strumentazioni
  • Capacità tecniche e idrauliche del personale specifiche del settore
  • Utilizzo di prodotti sanificanti più performanti, certificati e selezionati in relazione al materiale delle tubature dell’impianto idrosanitario

Le Linee Guida in materia di prevenzione legionellosi prevendono però la possibilità di eseguire anche bonifiche in autonomia, senza l’obbligo di dover coinvolgere ditte specializzate.

Ai fini dell’autocertificazione, OGNI INTERVENTO DEVE ESSERE REGISTRATO E FIRMATO dal Responsabile del registro manutenzione nel “Registro degli Interventi” (parte finale del “Documento di analisi o gestione del rischio legionellosi”).


Ecco come applicare correttamente, in 3 fasi, le più comuni metodiche di bonifica eseguibili in autonomia nelle strutture ricettive.


  • Smontare tutti i doccini ed i rompigetto sanitari presenti in struttura (lavabo, bidet e docce camere, docce piscina, docce e lavabo spogliatoi, lavabo cucine, lavabo e docce bagno del personale, lavabo bagno pubblico ecc.)
  • Pulirli da eventuale materiale grossolano trattenuto (ruggine, calcare, sedimenti ecc.)
  • Decalcificarli con anticalcare o sostituirli ex novo ove necessario
  • Risciacquarli dall’anticalcare con acqua corrente
  • Sanificarli con un prodotto base cloro (Candeggina, Amuchina, ecc.)
  • Rimontarli SOLO DOPO aver bonificato l’intero impianto idrosanitario

Come eseguire uno shock termico?
  • Innalzare la temperatura all’interno dei boiler fino ad ottenere almeno 55-60°C rilevabili alle utenze delle camere più distali rispetto ai boiler
  • Raggiunta la massima temperatura rilevabile, far scorrere a flusso ridotto l’acqua ad almeno 55-60°C per 30 minuti da tutte le utenze (lavabo, bidet, docce ecc.).
  • Assicurarsi che non vi sia un calo di temperatura durante il processo (a tal proposito si consiglia di eseguire l’operazione un piano alla volta per poter garantire il ritorno in temperatura dei boiler)
  • Ripetere per n.3 giorni consecutivi.

Occorrono cisterne dedicate allo stoccaggio dell’acqua fredda idrosanitaria e le relative autoclavi.

Come eseguire un’iperclorazione?
  • Assicurarsi che le cisterne siano prive di alghe o sedimenti al loro interno; in caso contrario rimuoverle meccanicamente
  • Miscelare l’acqua di cisterna con un prodotto sanificante a base Cloro.
    Di seguito le concentrazioni dei prodotti più comunemente reperibili in commercio
    • 1 litro di Candeggina (Cloro 5%) ogni 1000lt di acqua in cisterna
    • 1 litro Amuchina (Cloro 2%) ogni 500lt di acqua in cisterna
    • 1 litro di Ipoclorito (Cloro 15%) ogni 3000lt di acqua in cisterna
  • Chiudere la mandata dell’ingresso dell’acquedotto
  • Isolare eventuali impianti di addolcimento acqua
  • Spegnere le caldaie e svuotare i boiler dell’acqua calda per riempirli con l’acqua iperclorata della cisterna
  • Accendere l’autoclave e utilizzare esclusivamente l’acqua iperclorata delle cisterne per eseguire il trattamento di bonifica
  • Richiamare l’acqua da tutte le utenze di tutta la struttura sia dalla linea calda che dalla linea fredda (lavabo, bidet, docce camere, docce piscina, docce e lavabo spogliatoi, lavabo cucine, lavabo e docce bagno del personale, lavabo bagno pubblico ecc.) finché non si percepisce la presenza di cloro nell’acqua in uscita
  • Quando si rileva la presenza di cloro un uscita dalle utenze, chiudere i rubinetti/miscelatori
  • Lasciare l’impianto idrico carico di acqua iperclorata per almeno 2 ore
  • Trascorse 2 ore, riaprire la mandata dell’acquedotto e risciacquare l’intero impianto idrico con nuova acqua proveniente dall’acquedotto
Come utilizzare le stazioni di dosaggio per una bonifica?
  • Contattare sempre la ditta installatrice per la rimessa in funzione delle stesse prima di qualsiasi riapertura della struttura.
  • PRESENZA di CISTERNE e AUTOCLAVI per l’acqua fredda idrosanitaria: optare per l’iperclorazione (si veda il paragrafo successivo), utilizzando il sistema di dosaggio come metodo di mantenimento successivo alla bonifica primaria.
  • ASSENZA di CISTERNE e AUTOCLAVI per l’acqua fredda idrosanitaria: aumentare i ppm di sanificante rilasciato per tutto il periodo delle pulizie necessarie all’apertura della struttura. Richiamare l’acqua da tutte le utenze di tutto l’albergo sia dalla linea calda che dalla linea fredda (lavabo, bidet, docce camere, docce piscina, docce e lavabo spogliatoi, lavabo cucine, lavabo e docce bagno del personale ecc.) finché non si percepisce la presenza di cloro nell’acqua in uscita.

  • Risciacquare l’impianto idrosanitario con acqua di rete nuova in caso si sia effettuata una bonifica di tipo chimico
  • Rimontare tutti i rompigetto idrosanitari ed i telefoni delle docce sostituendo gli stessi ove necessario
  • Registrare e controfirmare tutti gli interventi effettuati all’interno del Registro degli Interventi (parte finale del “Documento di analisi o gestione del rischio legionellosi”)
  • Assicurarsi che il Documento di analisi o gestione del rischio legionellosi sia stato revisionato negli ultimi 2 anni (come richiesto dalle Linee Guida in materia)
  • A distanza di 3-4 giorni dall’avvenuta bonifica eseguire i campionamenti e le analisi dell’acqua di rete per comprovare la salubrità del proprio impianto idrosanitario.

PER INFORMAZIONI ED ASSISTENZA

Daniele Vaccarini
Cellulare/WhatsApp: 329 3515158
Email: dvaccarini@mare-a.com